The European Week of Regions and Cities - OPEN DAYS

29/08/2016

Sono aperte le iscrizioni per partecipare a uno degli eventi annuali più importanti a livello europeo. Si tratta degli oltre 100 seminari, meeting e workshop aperti al pubblico che animeranno la 14^ edizione della Settimana europea delle Regioni e Città, che si svolgerà a Bruxelles dal 10 al 13 ottobre 2016.

 

Organizzata dalla DG Politica regionale e urbana della Commissione europea assieme al Comitato delle regioni, l’edizione di quest’anno, a cui contribuiranno187 regioni e città di 28 Paesi raggruppate in 22 partenariati regionali, è titolata “Città e regioni per una crescita inclusiva e sostenibile” e prevede un ricco programma di eventi che ruota attorno a tre priorità tematiche:

- Crescita economica sostenuta e sostenibile;
- Crescita economica inclusiva;

- Rendere più semplici i Fondi strutturali e d’investimento.

Qui sotto, dal sito ufficiale della Commissione Europa, riportiamo domande e risposte a proposito di questo importante momento di confronto, il cui programma è consultabile a questo link: http://ec.europa.eu/regional_policy/regions-and-cities/2016/index.cfm

The European Week of Regions and Cities - OPEN DAYS 


Di che si tratta?

La Settimana europea delle regioni e delle città è un evento, della durata di quattro giorni, che si svolge ogni anno a Bruxelles e che consente a funzionari delle amministrazioni regionali e locali, esperti e accademici di scambiare buone pratiche e competenze tecniche in materia di sviluppo regionale e urbano. Si tratta inoltre di un'importante piattaforma di comunicazione politica in merito allo sviluppo della politica di coesione dell'UE, che contribuisce a sensibilizzare i responsabili decisionali al fatto che regioni e città contano nell'elaborazione delle politiche dell'UE. La Settimana europea delle regioni e delle città è il più grande evento pubblico del suo genere in Europa.


Come si svolge esattamente?

All’inizio di ottobre, circa 6 000 partecipanti e 600 oratori di tutta Europa e non solo si riuniscono a Bruxelles nell'ambito delle circa 100 attività in programma (seminari, dibattiti, mostre ed eventi mirati a creare reti di contatti) dedicate allo sviluppo regionale e locale. Il programma viene adattato di anno in anno dagli organizzatori ai temi specifici dell'agenda dell'UE. La partecipazione all'evento è gratuita.


Perché una "settimana" delle regioni e delle città?

Le regioni e le città partecipano alla realizzazione della maggior parte delle politiche dell'UE. Gli enti pubblici subnazionali nell'UE sono responsabili di un terzo della spesa pubblica (2 100 miliardi di euro all'anno) e di due terzi degli investimenti pubblici (circa 200 miliardi di euro), che spesso devono essere utilizzati in conformità delle disposizioni giuridiche dell'UE.


Come è nata l'idea di organizzare una Settimana europea delle regioni e delle città?

La manifestazione nasce nel 2003, quando il Comitato delle regioni, l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE, invita le rappresentanze locali e regionali presso l'Unione europea presenti a Bruxelles ad aprire simultaneamente le loro porte ai visitatori (come si usa fare nelle cosiddette giornate "Open Doors"/"Porte aperte") nel quadro di un'iniziativa comune. Nel corso degli anni, l'iniziativa si è trasformata negli "OPEN DAYS - La Settimana europea delle regioni e delle città", un importante appuntamento annuale che coinvolge la Commissione europea e altri soggetti interessati.

Nel 2016 si è deciso di abbandonare la dicitura "OPEN DAYS" e di ribattezzare l'evento semplicemente "La Settimana europea delle regioni e delle città". Questo per evitare qualsiasi confusione con gli eventi organizzati ogni anno a Bruxelles dalle istituzioni dell'UE in occasione della Festa dell’Europa, il 9 maggio, e che vanno sotto il nome di "Giornata Porte aperte" (Open Doors/Open Day), nonché con manifestazioni analoghe organizzate nello stesso periodo dalle rappresentanze della Commissione negli Stati membri.


Da chi è organizzata?

La Settimana europea delle regioni e delle città è organizzata congiuntamente dal Comitato europeo delle regioni (CdR) e dalla Direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea, che all'inizio dell'anno, in genere nel mese di gennaio, pubblicano un bando per la selezione di partner per l'edizione di quello stesso anno. Quindi, solitamente verso primavera, vengono selezionati oltre 200 partner di tutta Europa: si tratta di regioni e città - principalmente raggruppate in consorzi tematici ("partenariati regionali") -, imprese, istituzioni finanziarie, associazioni internazionali e organizzazioni accademiche. I partner hanno il compito di organizzare seminari di interesse comune, spesso nell'ambito dell'attuazione dei Fondi strutturali e d'investimento europei e di altri programmi dell'UE.


Com'è strutturato il programma?

Il programma è incentrato su uno slogan chiave e articolato in una serie di sottotemi. Seminari e dibattiti possono inoltre essere suddivisi in tre categorie, a seconda che siano organizzati: 1/dai partner regionali, 2/ dalla Commissione europea (ossia dalle diverse Direzioni generali) oppure 3/ dal CdR (1/3 per ciascuna categoria), e si svolgono in 30 diverse sedi del quartiere europeo di Bruxelles tra rappresentanze regionali e degli Stati membri e locali della Commissione europea e del CdR.


Che cos'è il Meeting place?

Il termine Meeting place ("punto di incontro") designa sia i seminari organizzati presso il CdR in generale sia un luogo deputato ad attività per allacciare contatti (networking). L'idea è nata per aiutare i partecipanti offrendo loro un comune luogo d'incontro, in contrapposizione alla molteplicità delle sedi sparse nel quartiere europeo.

Che cos'è l'Università della Settimana europea delle regioni e delle città?

Si tratta di una serie di seminari organizzati dalla DG REGIO, dal CdR e da reti universitarie europee specializzate in sviluppo regionale, con un accento particolare sulla dimensione strategica, allo scopo di sensibilizzare e favorire gli scambi tra accademici e rappresentanti regionali e locali sui risultati della ricerca in materia di sviluppo regionale e urbano e di politica di coesione dell'UE.


Dal 2013 nell'ambito dell'Università della Settimana europea delle regioni e delle città viene organizzata anche una formazione specifica (Master Class) per dottorandi/giovani ricercatori sulla politica regionale e urbana, con l'obiettivo di migliorare la comprensione e la conoscenza di un gruppo selezionato di dottorandi e giovani ricercatori europei in merito alla politica di coesione dell’UE e al relativo potenziale nel campo della ricerca.


Chi partecipa alla Settimana europea delle regioni e delle città?

I partecipanti sono soggetti interessati specificamente alla politica regionale e urbana, per la maggior parte funzionari a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. In genere appartengono a un'amministrazione regionale o locale, partecipano all'evento per la prima volta e vengono a Bruxelles appositamente per prendervi parte.


Quali iniziative sono previste per raggiungere il livello locale?

Tra settembre e novembre, ciascuna delle 200 regioni e città organizza, assieme ad altri partner, un evento locale con lo slogan Europe in my region/city ("L'Europa nella mia regione/città"). Ogni anno vengono organizzati oltre 350 eventi locali in più di 30 Stati, con una partecipazione stimata a oltre 200 000 visitatori e circa 2 000 oratori, tra politici ed esperti.


Qual è l'impatto della Settimana europea delle regioni e delle città?

L'impatto della Settimana europea delle regioni e delle città è stato sistematicamente valutato sin dalla prima edizione dell'evento. I partecipanti hanno sottolineato in particolare l'utilità delle informazioni fornite dalle istituzioni dell'Unione europea e le opportunità di allacciare contatti con i colleghi di altri paesi, due aspetti importanti per la loro attività professionale di gestione dei fondi UE. L'importanza della manifestazione è dimostrata anche dal suo notevole impatto mediatico: da anni ormai, la Settimana europea delle regioni e delle città richiama infatti fino a 300 giornalisti, che vengono a Bruxelles da ogni parte d'Europa per seguire l'evento per la stampa, la radio, la televisione e le piattaforme online.