Just Transition Fund, il fondo per la “giusta transizione”

20/01/2020

Il Green New Deal è l'ambizioso piano europeo che mira a rendere il nostro continente a impatto climatico zero entro il 2050. La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha illustrato alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo le linee essenziali e i meccanismi di uno degli strumenti più importanti del piano europeo, il Just Transition Fund (Fondo per la transizione equa), volto a favorire la transizione energetica di quelle aree europee maggiormente legate a produzioni inquinanti.

Il Just Transition Fund è parte di un gruppo di una cinquantina di proposte legislative che Bruxelles conta di varare nei prossimi due anni nell’ambito del Green New Deal, il piano da 1.000 miliardi di euro di investimenti verdi per i prossimi dieci anni.

Per poter beneficiare del fondo, gli Stati membri dovranno individuare i territori ammissibili mediante appositi piani territoriali per una transizione giusta, di concerto con la Commissione.

Il fondo sarà costituito da un pacchetto da 100 miliardi di euro da distribuire tra il 2021 e il 2027 per sostenere e facilitare la riconversione di attività che causano emissioni nocive, la riduzione del consumo dei carboni fossili, la promozione dell’efficienza energetica e il passaggio a tecnologie meno inquinanti in tutti i settori produttivi. Il fondo sarà dotato dal principio di 7,5 miliardi di euro, che, grazie al cofinanziamento nazionale, al braccio finanziario InvestEu e alla Banca europea degli investimenti porterà il totale ai 100 miliardi di euro complessivi previsti.

Le principali destinatarie degli investimenti dovranno essere quelle regioni con un alto tasso di occupazione nei settori del carbone e della lignite e dove si producono ancora torba e scisti bituminosi. Perciò soprattutto aree della Germania e della Polonia, e in generale dei Paesi dell’est. Ma «tutti i paesi europei riceveranno un aiuto. L’allocazione dipenderà dall'intensità dei problemi ambientali», ha chiarito la commissaria ai fondi di coesione Elisa Ferreira.

L'Italia punta soprattutto a ottenere risorse per lo stabilimento dell’ex-Ilva in Puglia, ma potrebbero rientrare nel piano anche azioni per le miniere della Sardegna e per ridurre l’inquinamento in Lombardia e Piemonte.