Horizon 2020: online il Report 2017 sull’impatto dello SME Instrument

16/05/2017

L’EASME ha appena pubblicato il report 2017 sull’impatto sociale ed economico dello SME Instrument - lo strumento di Horizon 2020 che sostiene l’innovazione e lo sviluppo delle Piccole Medie Imprese. Con più di 31.000 domande ricevute e più di 2.000 piccole imprese finanziate, in soli tre anni, lo strumento per le PMI è in prima linea nell’ecosistema europeo dell'innovazione.

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Il Report ci offre le prime informazioni sul profilo delle aziende finanziate e sulla loro crescita attuale e potenziale, presentando i dati cumulativi dal 2014 al 2016. Un'analisi statistica e un sistema di monitoraggio approfondito hanno permesso di raccogliere ampie informazioni sulle aziende, le loro innovazioni e la loro crescita a sostegno di questo report.

Tre anni di programma, 31.377 proposte di progetto ricevute (Fase 1 e Fase 2), 2.457 PMI sostenute e 882 milioni di euro distribuiti in 36 Paesi. Lo SME ha generato in media un aumento del 250% del fatturato aziendale e il 122% dell'occupazione per le società finanziate.

Il tasso di successo complessivo è dell’8,4% per la Fase 1 e del 5,5% per la Fase 2.

15 mesi dopo aver ricevuto il finanziamento dello SME Instrument, le imprese che registrano un aumento del fatturato crescono in media del 250%.

Lo SME si è rivelato inoltre uno strumento estremamente efficiente per quanto riguarda i tempi di informazione nonostante la valutazione efficace di un gran numero di applicazioni sia un compito impegnativo. Dall'inizio del programma, il tempo di informazione (tempo tra la data di cut-off e l'annuncio dei risultati) è migliorato significativamente per entrambe le fasi. Nel 2016 il tempo più breve per informare i candidati è stato di 35 giorni per la fase 1 e 42 giorni per la fase 2.

Il 47% di tutte le PMI che hanno partecipato allo SME provengono da Italia, Spagna e Regno Unito; mentre le proposte progettuali che hanno fatto registrare i tassi più elevati di successo provengono da Islanda, Austria, Danimarca, Irlanda e Svezia.

Il numero di micro imprese selezionate sia nella Fase 1 che nella Fase 2 è aumentato nel tempo - da 415 nel 2014 a 574 nel 2016, mentre le medie imprese (oltre i 50 dipendenti) rappresentano circa il 10% di tutte le PMI finanziate.

I criteri di aggiudicazione si concentrano soprattutto sull’impatto economico dei progetti presentati, sull’eccellenza nell’innovazione e sulla capacità di implementazione del team. Per quanto riguarda invece le priorità strategiche delle PMI, due risultano essere in testa alla classifica: trovare nuovi clienti e nuovi canali di distribuzione.

Per ulteriori dati e analisi è possibile scaricare qui il Report completo.