Fondi strutturali: 73 miliardi di euro per le regioni italiane. Come sfruttarli? Chiedi ad Upgate.

27/01/2017

Settantatré miliardi di Euro. E’ il totale dei fondi strutturali a disposizione dell’Italia nel periodo di programmazione 2014-2020. Per la precisione, si tratta di 73.624.430.700 euro. Questa cifra (la seconda in valore assoluto dietro la Polonia e prima della Spagna), risulta dalla somma di cinque fondi:

 

Fondo EUR
FESR 32.649.509.657
EARFD 20.874.737.825
FSE 18.554.564.288
FEAMP 978.107.682
YEI 567.511.248

 

Sono il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), il Fondo Europeo di sviluppo Agricolo e Rurale (EARDF), il Fondo Sociale Europeo (FSE), il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) e il fondo YEI per l’occupazione giovanile (Youth Employment Initiative). I più importanti, nonché i più interessanti sia per le imprese sia per le organizzazioni no profit, sono il FESR e il FSE, il primo più focalizzato sullo sviluppo socioeconomico , il secondo su lavoro e occupazione.

Ma come funzionano questi fondi? Questa ingente quantità di risorse è gestita direttamente dagli Stati membri dell’UE, a livello centrale, attraverso un Piano Operativo Nazionale (PON) ma soprattutto a livello regionale attraverso i Piani Operativi Regionali (POR). I POR sono documenti molto complessi che risultano dall’incontro tra le priorità politiche delle varie regioni italiane e una griglia di priorità tematiche e di spesa (anch’esse frutto di un processo politico) che le regioni devono seguire.

Come orientarsi quindi tra assi prioritari, obiettivi tematici, priorità di investimento, risultati attesi e azioni in cui si articolano i POR? Come conoscere l’entità delle risorse disponibili nelle varie regioni? E come sono ripartite in termini di obiettivi tematici? Quali e quanti fondi, per esempio, sostengono l’innovazione tecnologica piuttosto che il turismo sostenibile, le attività culturali piuttosto che l’efficienza energetica? Come accedervi? Come capire quando escono i bandi di finanziamento, quali sono i referenti regionali, chi i possibili beneficiari? Quanto è stato già speso e quanto è ancora disponibile?

A tutte queste domande Upgate da oggi può dare una risposta. L’Ufficio Studi di Upgate ha costruito un database relativo ai POR del FESR e del FSE in tutte le regioni italiane. Una fotografia esaustiva e dettagliata di tutte le risorse disponibili in Italia. Che rappresenta, di per sé, una fonte di informazioni preziosissima. A ciò si aggiunge una rete di professionisti e di società specializzate che consente a Upgate di approfondire le specifiche necessità informative di ogni cliente, accompagnandolo se necessario nell’interlocuzione con le amministrazioni regionali e nella partecipazione ai bandi di finanziamento.

 

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