Contenitori biodegradabili dalla crusca: un mercato da 20 miliardi

12/03/2019

Contenitori biodegradabili dalla crusca: un mercato da 20 miliardi
Quella che vi raccontiamo oggi è un'altra storia di successo legata all'economia circolare e alla necessità sempre più impellente, fatta propria dall'Unione europea, di ridurre drasticamente l'inquinamento da plastica.

L'invasione della plastica sul nostro pianeta è diventata la vita di tutti i giorni. La quantità di plastica è immensa e inizia a giocare un ruolo significativo nell'ecosistema mondiale. La maggior parte delle materie plastiche sono rappresentate da contenitori e imballaggi. Il problema è stato affrontato da alcune soluzioni biodegradabili come contenitori di bioplastica, carta o persino bambù. Tuttavia, questi materiale hanno bisogno di almeno mezzo anno per degradarsi. Dall'altro lato, c'è l'opportunità offerta da un'immensa quantità di crusca di frumento, che è un prodotto secondario dell'industria molitoria. L'unico uso possibile di quella crusca è diventare mangime per gli animali, altrimenti diventa rifiuto in poche settimane. Pertanto, il suo smaltimento efficiente è problematico e, di conseguenza, la crusca ha un valore di mercato molto basso.

Il progetto Branbox, finanziato dal programma SME Instrument con oltre 2,3 milioni di euro (su un valore totale di circa 3,2 milioni), ha permesso lo sviluppo di un prodotto in grado di risolvere entrambi i problemi allo stesso tempo. La società polacca Biotrem ha inventato una tecnologia che consente di utilizzare la crusca di frumento per realizzare contenitori e stoviglie biodegradabili. Il progetto permetterà la produzione di contenitori per alimenti take-away biodegradabili e impermeabili.

Attualmente, il problema principale per i contenitori è la resistenza all'acqua e la loro biodegradabilità, due sfide molti difficile da vincere contemporaneamente nel medesimo prodotto.

Questo per quel che concerne l'innovazione tecnologica. Ma portare il prodotto sul mercato su piccola scala non darebbe i risultati ambientali desiderati. Per questo, il progetto aiuterà anche a rendere scalabile la produzione (tramite licenza) e la commercializzazione. Il mercato di un imballaggio biodegradabile del genere vale al momento circa 11 miliardi di euro e sta crescendo rapidamente con un  tasso annuo di crescita composto del 16%, e raggiungerà i 20 miliardi di euro entro il prossimo decennio. 

Gli utenti finali del prodotto saranno in un certo senso tutti i cittadini europei e non solo, che trarranno vantaggio dall'ambiente privo di plastica. I clienti dell'azienda produttrice (distributori, catene alimentari, produttori di imballaggi, frantoi ecc.) beneficeranno di nuove opportunità di business.